Non tutte le professioni richiedono un abbigliamento appropriato e a norma per svolgere la propria attività, alcuni settori, come quello alimentare, invece, devono seguire e rispettare precise regole dettate dalle normative vigenti. In particolare, la Direttiva 2004/41/CE e il Testo Unico della Sicurezza 81/2008 forniscono alcune delle indicazioni su come devono vestirsi coloro che manipolano gli alimenti offrendo una precisa panoramica in base alla mansione che si ricopre.
Per ogni attività legata alla manipolazione e alla somministrazione del cibo, dalla produzione ai servizi ristorativi, è necessario adottare l’abbigliamento più idoneo in linea con i pericoli che si corrono durante lo svolgimento dell’attività. In particolare, la contaminazione degli alimenti, il rischio più elevato e conosciuto in questo campo, viene suddivisa in tre tipologie, a seconda delle cause che possono svilupparla:
- rischio fisico, contaminazione causata dai corpi estranei come capelli, frammenti di vetro o di altri materiali e schegge;
- rischio biologico, causato da parassiti, batteri e virus;
- rischi chimici, contaminazione provocata da sostanze chimiche, pesticidi o materiali non idonei al packaging.
HACCP e la normativa sull’abbigliamento
Esiste un’unica normativa sull’abbigliamento in cucina? Perché si parla di abbigliamento HACCP? Cosa vuol dire idoneo al contatto alimentare? Per rispondere a queste e ad altre frequenti domande poste nell’ambito alimentare possiamo dire che non esiste un’unica direttiva. Infatti, tra le norme che regolano l’abbigliamento di chi manipola o somministra i cibi dobbiamo ricordare la procedura HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) nata con l’obiettivo di assicurare un alto livello di sicurezza alimentare tramite un piano di autocontrollo obbligatorio e i già citati Direttiva 2004/41/CE e il Testo Unico della Sicurezza 81/2008.
Come abbiamo già detto, per ogni mansione esistono una serie di capi obbligatori da indossare che tutelano il lavoratore da tagli, dal freddo o dal caldo ma anche dotazioni che hanno lo scopo di non contaminare gli alimenti o le aree a contatto con i cibi. Ecco una carrellata di articoli indispensabili nel settore alimentare:
Abbigliamento e accessori monouso indispensabili soprattutto nelle fasi di manipolazione e preparazione dei cibi. | Abbigliamento HO.RE.CA.: coordinati, cappelli e grembiuli in cotone utilizzati nel settore dell’industria alberghiera. |
Ampia gamma di guanti, dai classici monouso idonei al contatto alimentare a quelli in acciaio contro il taglio. |
L’uso dei guanti in cucina secondo l’HACCP
I guanti meritano un capitolo a parte perché le mani sono l’elemento più a contatto con il cibo nella filiera alimentare. Se pensiamo infatti alla preparazione dei cibi in una cucina di un ristorante, al lavoro dei camerieri durante il servizio in sala o alle numerose attività che si svolgono nelle industrie alimentari, capiamo bene che i guanti per uso alimentare devono seguire una normativa ben precisa. Questi devono essere adottati e cambiati a seconda delle attività da svolgere soprattutto se variano nell’arco della giornata lavorativa. Tra i guanti indispensabili in questo settore è opportuno ricordare:
- guanti monouso idonei al contatto con gli alimenti
- guanti in acciaio con protezione al taglio di livello superiore
- guanti con protezione termica elevata (da forno)
- sottoguanto per elevata resistenza al taglio
HACCP e primo soccorso nel settore alimentare
Non è purtroppo raro che si verifichino incidenti in cucina, soprattutto durante la fase di preparazione dei cibi. Questi incidenti richiedono interventi immediati motivo per cui è indispensabile disporre di una valigetta di primo soccorso più conosciuta erroneamente come cassetta di pronto soccorso HACCP, che differisce dalla classica perché dotata di una maggiorazione che le renda idonea a bar, ristoranti, pizzerie ma anche all’industria alimentare. Bende antiemorragiche, gel per ustioni e cerotti detectable sono tra i prodotti presenti nella maggiorazione HACCP, prodotti essenziali per la risoluzione di problematiche tipiche del settore alimentare come tagli e scottature.